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Buon giorno e buona domenica a tutti!

Ben sei anni sono passati dall’apertura di questo blog e ben sei anni da quando scrissi uno dei miei primi post: Fine, inizio o continuazione? che reca in maniera inesorabile la data del 31-12-2013! Sembrano solo numeri, eppure quel numero che pur suscita una certa impressione resta un numero su cui riflettere per poter capire cosa è successo nel frattempo, soprattutto sulle esperienze avvenute da lì a questo 2019!

Tra altri numerosi post in cui ho scritto in merito al tempo e alla percezione che ne abbiamo (qui ne trovi alcuni: Tempo interiore vs tempo esteriore: PRESENZA e RELAZIONE oppure anche La trinità del tempo o ancora il post in 4 parti Il TEMPO è ENERGIA! (parte 1: ladri di tempo), Il TEMPO è ENERGIA! (parte 2: il temporeggiare), Il TEMPO è ENERGIA! (parte 3: l’annullamento del tempo), Il TEMPO è ENERGIA! (parte 4: il trascorrere del tempo)  nei quali puoi approfondire questo tema se ti interessa, guidato dalle mie elucubrazioni), mi rendo conto di essere più diversa rispetto a sei anni fa, e di molto! Tempo di bilanci? Non più… Il motivo di questo post è la semplice condivisione di idee, esperienze e spunti come del resto ho sempre fatto. Eppure questa volta e da un po’ di volte, in effetti, sto scrivendo in un modo de-contestualizzato da ciò che la società ci dice e ci impone con i suoi tempi e modi. La mia assenza in questo periodo è dovuta principalmente al fatto che, meditando su quanto ho fatto in questi anni, consapevolmente o meno, era comunque sempre agganciato in un qualche modo alle tendenze della società. Vi faccio un esempio: la maggior parte delle volte scrivevo un post in concomitanza o con il pretesto di una festa religiosa o non, oppure che era riferito all’inizio o alla fine di un ciclo, sempre e comunque collegato a qualcosa di esterno che faceva leva sul mio interno, sollevandolo un po’ ad esprimersi, ma soprattutto a guardare fuori da sé.

E’ vero che sto scrivendo alla fine dell’anno 2019 e quindi verso la fine di un ciclo, ma questo mi spinge a chiedermi: chi li ha inventati i cicli? Esistono davvero? O magari sono solo proiezioni prive di oggettività?! I cicli, così come il tempo quanti sono in realtà? Il tempo è una forma di energia o è anche qualcos’altro? Fine e inizio sono tali in base a cosa?

Sapete, per gran parte della mia vita mi sono dedicata a studiare a compartimenti stagni i concetti di inizio e fine, per scoprire solo ora che in realtà di “stagno” nel tempo non c’è proprio nulla! O meglio esiste oggettivamente il fatto di iniziare un’azione alla quale si può decidere in seguito di porre fine non facendola più; prendiamo l’esempio di una persona che inizia una dieta a cui poi decide di porre fine, oppure la persona che inizia a fumare e poi decide di smettere riuscendo infine a non toccare più una sigaretta… Ma COSA SUCCEDE ESATTAMENTE TRA L’INIZIO E LA FINE? Cosa nutre, supporta e fa vivere quell’invisibile processo interno che ci porta da un inizio ad una fine di una stessa azione percepita in maniera diversa nel divenire?

E’ forse proprio il divenire che fa evolvere la nostra percezione spingendoci a cambiare direzione? Vedete, i concetti di fine e inizio sto iniziando a visualizzarli come estremi di una retta; la retta è il divenire e alle sue estremità di sono a sinistra l’inizio e a destra la fine. Riuscite a vederli con me? Bene, perchè quello che sto per dirvi forse risulterà ancora più inquietante. O incomprensibile. Se non addirittura pazzo! Dipende dai punti di vista… Ebbene, se ci poniamo in quest’ottica, fine e inizio rappresentano due estremità che tirano ciascuna nella propria direzione. Ma nel mezzo ci sta la forza del divenire che farà pendere la nostra azione o verso la fine o verso l’inizio.. Oppure, in stato di oscillazione tra l’una estremità e l’altra facendo diventare quel processo… ETERNO! Perchè il tempo è ENERGIA, ma a quell’energia sottostà una forza, per forza, altrimenti l’energia sarebbe inerte e priva di movimento.

E qui ti voglio caro lettore e cercatore di Verità! In cosa consiste questa forza del divenire? E’ una forza a sé stante oppure alimentata da una fonte concreta? E’ una forza interna all’uomo oppure esterna all’uomo che ricerca senza sosta nel divenire del suo essere?

A questo punto preparatevi per un 2020 esplosivo perchè tenterò di dare una risposta a questi quesiti anche a costo della mia stessa vita. Già ma quale vita? Quella di prima, quella di adesso, quella futura oppure quella che è da sempre e per sempre?

Lo scopriremo insieme!

P.s. e poichè non sono ancora del tutto immune dalle insidie ed influenze di questo mondo vi faccio tanti auguri per l’inizio del nuovo anno, ma soprattutto (e qui arriva forse qualcosa di diverso da tanti luoghi comuni new-age) vi faccio tanti auguri perchè quello slancio riconoscibile solo alle estremità di inizio e fine di un ciclo diventi perpetuo nel vostro divenire. E che sia uno slancio pendente dalla parte della vostra evoluzione!

Alla prossima!