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centro, dualità, esperienza, il segreto del fiore d'oro, lavoro su di sè, meditazione, respiro, unione col tutto
Buongiorno a tutti!
ho ripescato questo libro in un momento che più opportuno non poteva essere… vi capitano mai questi periodi in cui il libro giusto sembra capitare al momento giusto?! Ebbene, forse perché non tutto procede poi così a caso, e forse perché, come sostenuto a gran voce in quest’opera si tratta di “riunire in se le cose”.
Prima di procedere con la presentazione del contenuto, vi riassumerò in breve la forma nella quale è stato redatto. Innanzitutto è un libro estremamente PRATICO, che vede la partecipazione di diversi autori: dal saggio introduttivo di Augusto Romano, molto esplicativo e chiarificatore per destreggiarsi nel labirinto letterario del volume, alle prefazioni degli autori (Jung e Wilhelm) che rendono pacifico il loro modo di approcciarsi ad un materiale di particolare natura, sino a giungere al commento che entrambi gli studiosi elaborano, ciascuno tramite un proprio contributo, al manoscritto del quale sono entrati in possesso e che arriva dell’Oriente, lasciato a coronare l’epilogo del libro. Quest’ultimo è un alternarsi di riflessioni e di poesia ermetica, di illustrazioni di immenso impatto e di una loro umile decifrazione. L’edizione da me acquistata è quella più recente e di conseguenza quella sino ad oggi più completa edita da Bollati Boringhieri.
Riguardo al contenuto, invece, esso è in sostanza un libro sull’esperienza della meditazione per fini evolutivi. In realtà è ben più di questo… Esso ha a che fare con l’incontro del pensiero occidentale di matrice filosofica e psicologica, con la saggezza proveniente dal mondo esoterico cinese. Entrato in possesso di questo manoscritto, Jung riceve una vera e propria illuminazione per i propri studi e la propria formazione, decidendo quindi di dedicarvi uno studio a parte. Tale volume auspica ad una pratica di vita che, chi lo desidera, può adottare per evolversi e conoscersi al di là del mero corpo fisico. Questo però a seguito di una corretta applicazione del metodo “donato”. Il Segreto del Fiore d’Oro è la parte pratica che rivela il MODO in cui adoperarsi per diventare coscienti della forza del Sé. Sebbene Jung non manchi di effettuare una onnipresente DISTINZIONE TRA CONSCIO E INCONSCIO, ci ricorda che il manoscritto del Segreto del Fiore d’Oro è permeato di una mentalità di stampo orientale, libera dalla dualità a differenza del pensiero occidentale, il quale proprio in questa dualità sguazza (e spesso annega). Il lettore / sperimentatore / ricercatore, nell’avvicinarsi a quest’opera dovrà assumere un’attitudine quanto più umile e il meno snaturante possibile: il pericolo di adeguare i mezzi orientali all’Occidente è reale e quasi inevitabile. E si tratta di un pericolo in quanto lo strumento stesso, privato del proprio valore perché non compreso fino in fondo (nel momento in cui lo si vuole piegare alla propria mentalità), può ritorcersi contro a chi ne fruisce. Pertanto, al momento della sperimentazione, via da millenni intrapresa dall’Oriente e da esso adottata come strumento di conoscenza, forse, l’occidentale desideroso di mettere in pratica quanto rivelato nel testo potrà cercare di voler spiegare tutto razionalmente, perdendosi le sfumature di significato e i dettagli che fanno la differenza nel grande fluire delle cose e del mondo, e perdendosi nei suoi stessi pensieri! In effetti Jung insiste sul concetto che “lo strumento sbagliato nelle mani dell’uomo giusto può agire in maniera corretta, ma lo strumento giusto nelle mani dell’uomo sbagliato agisce in maniera errata“. A tal proposito lo STRUMENTO è rappresentato da questo minuscolo manuale di istruzioni ermetiche completo in sé e che va messo in pratica con cautela.
Altri spunti di riflessione ed indicazioni di pratica sono fornite dall’importanza di trovare il CENTRO e dei procedimenti molto dettagliati che descrivono una meditazione efficace ed evolutiva. Descrizioni in merito riguardano anche la fisiologia del RESPIRO e delle tecniche di base per portare ad una circolazione dell’energia, fondamento per qualsiasi lavoro interiore serio e duraturo. Per questo motivo non è possibile un vero e proprio riassunto del testo o una sua teorizzazione, perché solo l’esperienza può farvi avere un’idea di ciò che è questo libro!
Detto in parole povere, è un libro per pochi: ho trovato molto arricchenti le nozioni junghiane calate nella pratica, ma il volume è espressamente dedicato a coloro che sono seriamente intenzionati a svolgere un lavoro irreversibile su di sé. Senza compromessi.