Rieccomi qui con uno dei temi che spesso inserisco in alcuni articoli senza mai averlo approfondito (finora) con il dovuto merito. Ed ecco oggi la sede ove potergli dare, in più riprese, la dignità che merita!

Devo riconoscere che in particolar modo negli ultimi articoli che ho scritto ho inserito la frase “il tempo è energia” con una ricorrenza quasi morbosa (attenzione: ho detto quasi), proprio per enfatizzare questo concetto e magari suscitare curiosità o spunti di riflessione per l’argomento. Già perché alcuni potranno chiedersi, in che senso il tempo è energia? Il tempo è il tempo, mentre l’energia è energia. E dunque, è davvero una questione di dire: “a ciascuno il suo”? Siamo davvero in presenza di due concetti di natura differenti e per questo motivo disgiunti? Oppure, al contrario, esiste un legame tra i due? E in caso affermativo, cosa unisce i due concetti la cui relazione può apparire tanto strana, quanto originale e sorprendente?

Sinceramente non ricordo con esattezza dove sentii questa frase per la prima volta. So solo che mi colpì talmente tanto da dimenticare persino il contesto in cui venne espressa… Una cosa è certa: il momento in cui qualcuno la pronunciò io non mi trovavo né in un bar, né in discoteca, né in uno stadio durante una partita o ad un corso di pole dance in palestra. Insomma, ci siamo capiti: esiste un modo, un luogo e un tempo per donare certi concetti, e tutti questi elementi devono essere in linea con lo scopo. Questa è una regola fondamentale che prelude ad ogni tipo di vera conoscenza o arcano sapere, e personalmente mi trovo esattamente in accordo con questa linea di pensiero. Insomma: non gettiamo perle ai porci!

Ritornando a dove sentii questa frase (credo sia stato alla conferenza di qualche relatore, o ad un seminario), diciamo che poi è ritornata a farsi sentire con ricorrenza nella mia vita. Infatti, ha di nuovo fatto capolino in seguito, sempre nei contesti appena citati or ora. Ebbene, ciò che mi ha colpito di per sé è stato proprio il significato che ha fatto nascere in me l’interrogativo: perché? In che senso? In che modo? Già, perché il tempo dovrebbe essere energia? Mano a mano che ci pensavo non riuscivo a chiarirmi, ma soprattutto a sentire dentro di me il manifestarsi di quella frase. Mancava qualcosa… Già, mancava l’esperienza diretta a seguito della quale non puoi trattenerti dall’esclamare eureka! (celebre espressione che significa “ho trovato”/”ho scoperto”, e pronunciata da Archimede al momento della scoperta inerente il galleggiamento dei corpi, mentre era beatamente immerso nella vasca da bagno). Ecco, quell’eureka avvenne in seguito a diverse esperienze attraverso le quali ho progressivamente compreso quel significato e l’ho reso valido per me. Il tempo è energia: cosa ho capito/compreso da questo assunto?

Innanzitutto il tempo è energia, ovvero è una forma di energia, è un tipo di energia, è della stessa natura dell’energia. Il tempo è un tipo di energia che si decide poi di spendere in vari modi. Quante volte abbiamo pronunciato la fatidica frase: “quella persona mi fa solo perdere tempo”, “non mi va di sprecare tempo”, etc.? Ecco, personalmente ho interiorizzato che ogni volta che dico frasi del genere in realtà mi riferisco ad energia della quale quella persona o quella situazione mi ha depauperato. Esempio pratico: una persona ti dà un appuntamento IMPORTANTE e all’ultimo momento e per un motivo qualsiasi, dal più banale al più subdolo, tira il classico bidone! (Chi almeno una volta nella vita non ha ricevuto un trattamento simile?) In questo frangente la persona che si è recata all’appuntamento rispettando orario e luogo, ma ricevendo il bidone non penso proprio faccia i salti di gioia. Anzi! La normale reazione di solito è un’incazzatura media: si, proprio quella che oscilla da pensieri di voler strozzare l’attuatore del bidone, a quelli di smorfietta di disagio con pensieri vendicativi o comunque negativi. Se l’appuntamento è un appuntamento importante, come appunto ho specificato, significa che l’interesse nell’incontrarsi sta da entrambe le parti. E invece, ad un certo punto uno dei due decide di rompere quell’accordo e “fa del male all’altro”. Si, perché consciamente o inconsciamente avviene proprio questo. La persona che tira il bidone potrà scusarsi finché vuole, ma non potrà recuperare mai il tempo che ha fatto “perdere” all’altro, ma soprattutto il disagio che ha creato! Credete che si tratti di una sentenza tinta di sfumature apocalittiche? Tranquilli, non è così, o meglio: è proprio così! Per questo occorre pensare prima di agire!

E cosa avviene in chi subisce questo comportamento scorretto? Beh la persona che riceve un simile trattamento inizierà a farsi domande sul proprio agire, sul perché è successo questo. Ad ogni modo, che si faccia o meno delle domande sul proprio agire, ma soprattutto sull’agire dell’altro, c’è qualcosa che sentirà fuori da ogni dubbio! Il disagio che consiste nell’aver sprecato qualcosa! Infatti, proviamo ad immaginare la scena: una persona sa che dovrà andare ad un appuntamento e si prepara, tutta linda, pulita, profumata, vestita in maniera decente, magari truccata (se è una donna)… Farà anche scelte alimentari azzeccate per l’occasione, ad esempio imposterà la colazione o un pasto precedente all’appuntamento di modo che non contenga cibi troppo drenanti o “maleodoranti”… Insomma, ci siamo capiti: una persona organizzata e che ha rispetto degli altri, ma soprattutto che è consapevole di ciò che fa, agisce ahimè come questo malcapitato. Quale sarà però il risultato di sentirsi dire a 10 minuti dall’incontro: occorre spostare l’appuntamento perché (per questo motivo, vero o meno)) non posso venire? Come credete che la prenda il malcapitato una volta salito in macchina e partito alla volta dell’incontro? Credete che inizi a ringraziare l’Universo di questa meravigliosa opportunità? Beh, non credo proprio… Forse una risposta di questo tipo sarebbe quella originale e che potrebbe costituire un rimedio al male della negatività (Fabio Marchesi insegna). Ma in quel preciso momento chi subisce il comportamento scorretto del tiratore di bidone, sta male. Ecco il punto: lo stare male. Sta male perché l’energia che fino a quel momento aveva incanalato per uno scopo (e quindi il tempo che aveva impiegato a prepararsi e ad andare all’appuntamento), improvvisamente viene privata del suo naturale bacino di sfogo. In pratica, quell’energia non può venire utilizzata per lo scopo per il quale si era preparata e nutrita, ma subisce un corto circuito. E colui che ha generato e/o contenuto quell’energia fino a quel momento, va nel panico e si trova spiazzato!

E allora, che fare? Beh ricette pronte non ce ne sono, questo è certo! Ma il soggetto che subisce un simile comportamento dovrà imparare ad incanalare con velocità un’energia preziosa, onde evitare di darla in pasto a fenomeni vampirici o a chi non la merita! (A questo proposito forse potrete trovare qualche spunto nel post: Vampiri alla riscossa! Buona e spassosa lettura!) Non è possibile sprecare l’energia impiegata per fare delle cose (tempo) in modo vano e inutile, ad esmepio arrabbiandosi o nutrendo pensieri di vendetta, perché in realtà c’è sempre qualcuno o qualcosa pronto a nutrirsene. E nel momento in cui se ne nutrono cose che non ci fanno bene, si rischia di venire risucchiati dalla propria incoscienza per aver mal utilizzato la propria energia. E dunque: consapevolezza ed occhi aperti anche nelle ingiustizie, perché non è importante ciò che entra nell’uomo, ma come questo viene dall’uomo metabolizzato, digerito e prodotto come prodotto finito. In sostanza vale ciò che l’uomo fa uscire da sé! E quindi, occorre interrogarsi sul proprio agire, sull’agire degli altri, ma non pretendere di voler dare una risposta a comportamenti che non ci competono. Ognuno fa le proprie scelte e anche il fatto di decidere di rispondere e direzionare la propria energia in modo costruttivo è qualcosa su cui occorre avere la padronanza.

O perlomeno, vale la pena provarci!

P.s: fino a qui abbiamo trattato uno dei casi in cui il tempo è energia, ma ce ne sono altri, molti altri che ho voglia di trattare nelle parti successive di questo post, le quali avranno tutte sottotitoli diversi).

A presto!